Il colore viola

In uno stato del profondo Sud americano, in una comunità nera dove le donne sono trattate peggio che se fossero schiave da mariti ingrati e da padri indegni, Celie, violentata dall'uomo che crede suo padre, e Nettie, la sorella minore, sfuggita a un destino analogo, continuano a scrivere lettere senza poter mai comunicare tra loro. Le lettere di Nettie non raggiungono Celie, ma quest'ultima scrive solo a Dio, l'unico interlocutore che lei riconosca. La storia si svolge nel trentennio che comprende le due guerre mondiali, ma lo si riesce a capire, di lettera in lettera, solo quando si arriva alla fine. Prima, si è attratti e coinvolti dalla forza della narrazione spregiudicata e commossa di una scrittrice che onora la letteratura nera d'America, cominciata nel secolo scorso per perorare una giusta causa e cresciuta prepotentemente come arte. Questo intenso romanzo di Alice Walker ha ottenuto nel 1983 l'American Book Award e il Premio Pulitzer. La sua trama violenta e carnale, disperata e candida, ha affascinato Steven Spielberg, il quale nel 1986 ne ha tratto un grande film che, oltre a incassi macroscopici, ha ottenuto 11 nomination per gli Oscar, senza però vincerne nessuno a causa della congiura con cui si è voluto colpire il talento del grande regista americano. In compenso, ha rivelato il talento dell'attrice Whoopy Goldberg, nel ruolo di Celie.